Così come avviene per le persone, le crisi epilettiche possono colpire anche i nostri amici a quattro zampe. Quando viene diagnostica l’epilessia nel cane, è molto importante non entrare nel panico e non farci sopraffare dalla preoccupazione poiché un nostro intervento tempestivo può essere fondamentale per la sua salute.
Inoltre, l’epilessia può venire confusa anche con altri disturbi che presentano sintomi simili. È quindi utile imparare a conoscere più da vicino questa patologia, i suoi sintomi e le sue cause, così come comportarci in caso di crisi, in modo da prestare sempre il nostro migliore supporto ai nostri piccoli amici.
Ed è proprio di questo che parleremo in questo articolo. Vedremo –tra le altre cose– in cosa consiste una crisi epilettica, come riconoscerla, come diagnosticarla e quali sono le cure attualmente disponibili, dando anche uno sguardo a un aspetto molto importante per un cane epilettico: la sua alimentazione.
Cosa è una crisi epilettica
Le definizioni di crisi epilettica ed epilessia sono stata fornite dall’ILAE, l’International League Against Epilepsy, che ha spiegato:
Una crisi epilettica consiste nell’occorrenza transitoria di segni e/o sintomi dovuti a una attività neuronale anomala, eccessiva o sincronizzata a livello cerebrale.
L’epilessia è un disturbo cerebrale caratterizzato da una persistente predisposizione a sviluppare crisi epilettiche e dalle conseguenze neurobiologiche, cognitive, psicologiche e sociali di questa condizione.
La definizione di epilessia richiede il verificarsi di almeno una crisi epilettica.
L’epilessia quindi non è propriamente una malattia bensì un disturbo causato dalla presenza di crisi epilettiche. Queste crisi arrivano quando i neurotrasmettitori del nostro cane vanno a stimolare in modo esagerato i neuroni e le cause di questo fenomeno possono essere molteplici.
Non esiste una frequenza esatta delle crisi epilettiche: possono infatti manifestarsi solo per un breve arco temporale, in modo sporadico oppure frequentemente. La loro frequenza e la loro intensità suggeriscono il grado di gravità dell’epilessia.
Durante una crisi epilettica possiamo assistere a contrazioni involontarie dei muscoli, perdita di coscienza, salivazione o rilascio di feci e urina. Solitamente durano pochi minuti ed è fondamentale andare ad agire tempestivamente in modo che la crisi non porti a danni nel corpo del nostro cane.
Le cause dell’epilessia
Ci sono molte cause che possono portare all’epilessia, da alcune patologie alle eventuali anomalie del cane, come ad esempio:
- Il patrimonio genetico dell’animale
- Tumori e ictus
- Malattie metaboliche (ipoglicemia, epatopatie, ipotiroidismo…)
- Anomalie congenite e malformazioni
- Patologie infiammatorie e infettive (ad es. rabbia o toxoplasmosi)
- Lesioni e infezioni cerebrali
- Malattie cardiovascolari
- Intossicazioni e avvelenamenti
- Patologie neurodegenerative.
Quando l’epilessia non è associata a nessuna causa specifica e a nessun disturbo, allora si parla invece di epilessia idiopatica.
Si è notato che l’epilessia idiopatica sorge con più frequenza in alcuni casi:
- nei cani che hanno tra i 6 mesi e i 6 anni di età
- in alcune razze specifiche maggiormente predisposte all’epilessia:
- Pastore tedesco
- Pastore belga
- Keeshonds
- San Bernardo
- Barbone standard e nano
- Beagle
- Setter Irlandese
- Cocker Spaniel
- Alaskan Malamute
- Husky siberiano
- Labrador Retriever
- Golden Retriever
- Rottweiler.
Un’altra causa delle crisi epilettiche è infine data da altre situazioni, non strettamente collegate con malattie, patologie o con il corredo genetico del cane, come ad esempio un forte accumulo di stress, la mancanza di sonno o la presenza di forti stimoli luminosi o auditivi. Per ridurre lo stress o l’ansia nel tuo animale, magari durante un lungo viaggio in auto oppure dopo aver assistito ai fastidiosi fuochi d’artificio, consigliamo il nostro snack rilassante per la masticazione del cane
Come riconoscere i sintomi di una crisi epilettica nel cane
A volte non è semplice accorgersi se un cane soffre di epilessia. Questo per due motivi principali:
- potrebbe trattarsi di un attacco non epilettico ma che riporta una sintomatologia simile, come ad esempio nel caso di una crisi convulsiva che può anche nascondere cause serie
- potrebbe avere una crisi epilettica quando in casa non c’è nessuno, riprendendosi completamente prima del ritorno del proprietario.
Se invece assisti direttamente a una crisi, cerca di mantenere la calma: solitamente un attacco non dura mai più di 60-90 secondi. A volte puoi prevedere un attacco da alcuni sintomi che precedono la crisi in cui il tuo cane si comporta in modo anomalo, come ad esempio uno strano stordimento o abbattimento.
Durante la crisi, il cane si distende su un fianco. I suoi muscoli diventano rigidi, inizia a tremare e le zampe si muovono senza controllo. In questa situazione, il cane non riesce più a controllare i suoi movimenti, compresa la mascella, salivando in maniera copiosa e rilasciando involontariamente feci e urine.
Cosa fare in caso di una crisi epilettica nel cane
Durante una crisi epilettica, è fondamentale che tu riesca a mantenere la calma per dare al tuo amico a quattro zampe tutto l’aiuto necessario.
Ecco allora un vademecum di ciò che bisogna fare –ma anche di ciò che non va fatto!– se il tuo cane è in preda a una crisi epilettica.
- Cerca di stare al suo fianco, rassicurandolo
- Evita che possa farsi male, ad esempio cadendo da un letto o dal divano, aiutandolo a distendersi sul pavimento
- Annotati la data e l’orario di inizio e di fine della crisi. Se possibile, fai un video per mostrarlo al tuo veterinario in modo che capisca con più esattezza come curarlo
- Non toccare il tuo cane ma monitoralo finché le crisi non sono terminate
- Non c’è pericolo che si inghiottisca la lingua quindi non cercare di mettere le tue mani nella sua bocca, anche perché potrebbe ferirti dal momento che non ha controllo della mascella
- Non spaventarti se vedi del sangue che esce dalla bocca: può capitare che durante una crisi possa mordersi la lingua
- Allontana gli altri animali e i bambini dalla stanza
- Lascia che la crisi termini spontaneamente.
Una volta che la scarica di scosse è terminata, il tuo cane potrebbe apparire un po’ confuso o disorientato oppure mostrare molta fame e sete. Anche questo è normale. Tieni costantemente sotto controllo il tuo cane mantenendolo in un ambiente tranquillo e senza eccessivi stimoli.
Se ha un’altra crisi entro 30 minuti o se la crisi dura più di 30 minuti, avverti immediatamente il tuo veterinario, specialmente se il tuo Fido ha perso conoscenza, e recati velocemente in un pronto soccorso veterinario.
Epilessia nel cane: diagnosi e cura
Solitamente, un cane che ha mostrato attacchi epilettici viene sottoposto ad alcuni esami, come:
- Analisi del sangue e delle urine
- Visita neurologica
- Risonanza magnetica
- Esame del liquido cefalorachidiano
- Elettroencefalogramma.
Una volta che viene accertata la causa degli attacchi epilettici, il tuo veterinario saprà darti tutte le informazioni relative al caso specifico, compreso il trattamento farmacologico a cui il tuo cane dovrà venire sottoposto, come ad esempio dei farmaci antiepilettici.
La terapia che gli verrà somministrata avrà come obiettivo quello di diminuire il numero, la frequenza e l’intensità delle crisi, diminuendo i tempi di recupero del tuo animale. È anche utile tenere un diario, dove registrare le crisi e annotare tutte le informazioni importanti per il tuo veterinario, che potrai mostrargli alle visite di controllo.
In questo modo sarà più facile monitorare l’andamento degli attacchi e avere un riscontro più obiettivo sull’efficacia della terapia in corso.
L’alimentazione di un cane epilettico
Mantenere una buona alimentazione è sempre importante per aiutare il tuo amico a rimanere sempre in forma e un occhio di riguardo va sicuramente buttato su tutti quei cani che hanno mostrato dei problemi di salute, come anche nel caso dell’epilessia.
Se il tuo cane ha riportato crisi epilettiche, una dieta ad alto contenuto proteico potrebbe essere di aiuto, con prevalenza di carne, uova e frattaglie, limitando invece il più possibile i carboidrati, in particolare patate, riso o pasta.
Inoltre, è consigliabile aggiungere al suo regime alimentare anche una buona dose di fibre, grassi, omega 3, vitamina E e vitamina C.
Conclusioni
I nostri cani sono per tutti noi dei veri e propri Amici. Ci riempiono di gioia quando ci guardano scodinzolando e soffriamo per loro quando li vediamo stare male.
L’epilessia è una patologia a cui non è facile assistere quando siamo presenti poiché vediamo il nostro Amico in una condizione in cui non vorremo vederlo. Vorrei però rassicurarti un po’.
Durante un attacco epilettico, il tuo cane non sente dolore e quasi non si rende conto di ciò che gli sta accadendo. Forse si sentirà un po’ stordito dopo, ma riprenderà in pieno tutte le sue normali funzioni vitali.
Un cane epilettico non è un cane malato. Ovviamente, la comparsa delle crisi insegnerà a entrambi un nuovo ritmo e delle nuove abitudini ma la vostra vita rimarrà quella di sempre.
Potrete continuare a vivere come avete sempre fatto –ovviamente con un occhio di riguardo in più– ma godendovi tutti quegli attimi meravigliosi che solo un cane saprà regalarti.