Dalla gravidanza alla lattazione del cane: l’alimentazione corretta
La scelta dell’alimentazione del cane in gravidanza e allattamento è molto importante, sia per il cane “mamma” , sia per la crescita dei nascituri. Per il cane “mamma” rappresenta un periodo molto delicato a cui bisogna porre particolare cura. La gravidanza e l’allattamento sono due periodi molto delicati della vita del cane adulto ed è bene che la nostra amica a quattro zampe li trascorra nel migliore dei modi .
Infatti, anche nei cani, come in noi umani, questo periodo è pieno di modificazioni fisiologiche e psicologiche controllate dagli ormoni, pertanto occorre una preparazione della futura mamma sotto tutti gli aspetti, anche quello legato all’alimentazione del cane.
Innanzitutto, perché, secondo numerosi studi condotti su diversi mammiferi, l’alimentazione della madre, in gravidanza, può influire sulla predisposizione dei cuccioli verso obesità o altre patologie canine (metaboliche, cardiovascolari, tumori, ecc.). Quindi, una mamma partoriente alimentata in modo corretto ed equilibrato, favorendo il cibo fresco, avrà molte possibilità di crescere un cucciolo in salute.
Molto più importante, durante la fase di allattamento (o lattazione), sarà ciò che assimila la mamma: il latte materno sarà essenziale per i cuccioli, in quanto, nei primissimi mesi, la loro vita è dipendente totalmente da lei.
Entriamo, pertanto, nello specifico fornendo qualche utile indicazione sull’alimentazione del cane durante gravidanza e allattamento.
Gravidanza del cane: le fasi e le esigenze alimentari da soddisfare
Innanzitutto, è bene sapere che il periodo gestazionale del cane è abbastanza breve: circa 60 giorni. Normalmente la durata della gravidanza è prevista tra i 58 e i 67 giorni dal momento dell’accoppiamento.
La gravidanza del cane viene, comunemente, suddivisa in due fasi.
Prima fase della gravidanza
Questa fase va dal 1° al 42° giorno. La cagna, in questa fase non prende peso, e non è necessario modificare la sua alimentazione più di tanto. Bisogna che venga seguita dal veterinario e occorre stare attenti ai segnali causati dalle tempeste ormonali cui è soggetta in questo delicato periodo. Inoltre si sconsiglia di farle subire stress, quali presenza di altri cani o bambini, a cui non è abituata.
Intorno al 20° giorno saranno evidenti i segni della gravidanza: mammelle ingrossate e tastando, delicatamente, il ventre della vostra amica a quattro zampe, sarà possibile appurare la presenza dei cuccioli.
Come detto, in questa fase, grossi cambiamenti in campo alimentare non sono previsti, ma è bene, che la cagna si alimenti, sempre, per non far mancare nutrimento ai nascituri, i quali , come tutti i mammiferi, si alimentano tramite la placenta materna.
Seconda fase della gravidanza
Questa fase, che solitamente va dal 42° giorno in poi, rappresenta il momento in cui la nostra cagna deve iniziare a prepararsi al momento del parto. In queste ultime settimane di gestazione, infatti, i feti hanno raggiunto circa l’80% del peso di nascita, la madre, pertanto, avrà un vistoso aumento di peso.
Proprio il peso della cagna, durante la gravidanza, è un parametro da tenere in forte considerazione: sono abbastanza frequenti, in questa fase, i casi di sovralimentazione, sottoalimentazione o diabete, pertanto la coadiuvazione del veterinario è più che preziosa.
In particolare, l’aumento di peso della madre non dovrebbe superare il 25% (nei cani di grande taglia) o il 30% (nei cani di piccola taglia) del peso di partenza.
Questa fase è fortemente caratterizzata da significativi cambiamenti nel nostro animale: l’addome si distende per fare spazio all’utero, diminuendo, così, la capacità dell’apparato digerente. Quindi si rischia che il cane non assimili il necessario per soddisfare il suo fabbisogno energetico e rischi di perdere, pericolosamente, peso.
Come affrontare il problema?
Ecco alcuni consigli pratici da seguire per alimentare il cane durante la gravidanza.
Seconda fase della gravidanza: 3 consigli utili per alimentare il tuo cane
- Aumentare le razioni di cibo, raddoppiando i pasti. Come detto, la ridotta capacità dello stomaco, in questa particolare condizione, impone un cambio di modello alimentare, sia nei modi, che nelle quantità, evitando, così, eccessivo stress per lo stomaco.
Ai tradizionali pasti, infatti, aggiungiamo altri due pasti nel corso della giornata. Il tutto, oltre che essere concordato con il veterinario, ha lo scopo di aumentare l’apporto energetico alla partoriente.
Partendo dalla 4a settimana, quindi, la dose di cibo dovrà aumentare settimanalmente: intorno all’ottava settimana la quantità quotidiana di cibo assunta dalla vostra partoriente, sarà circa del 30% superiore alla solita. Il fabbisogno energetico aumenterà dopo il parto, soprattutto perché la nostra cagna produrrà latte. - Acqua e idratazione. E’ molto importante assicurarsi che sia sempre a disposizione del cane dell’acqua fresca. In gravidanza lo è di più per evitare che si disidrati, inoltre l’acqua favorisce la produzione di latte per nutrire al meglio i cuccioli.
- Prodotti di qualità sempre e comunque. Se il tipo di alimentazione del vostro cane è base di prodotti commerciali, accertatevi che siano alimenti altamente digeribili e di alta qualità, come i nostri .Questi alimenti aiuteranno la vostra cagna ad assumere il maggior numero di sostanze nutritive. I prodotti di alta qualità sono particolarmente indicati per le ultime tre settimane di gestazione e dopo il parto.
Gravidanza del cane: le sostanze nutrienti indispensabili
Detto delle mutate esigenze alimentari, per un cane che porta in grembo 4-5 cuccioli da alimentare nel pre e nel post parto, tramite allattamento, vediamo in dettaglio quali sostanze nutrienti è bene non far mancare mai nell’alimentazione di un cane durante la gravidanza.
Proteine
Le proteine, in quest’ultima fase della gravidanza, sono molto importanti e favoriscono lo sviluppo delle mammelle e la produzione di latte, oltre alla crescita dei feti. Il fabbisogno di proteine, in una cagna gestante è superiore del 70% rispetto a quello in condizioni normali.
Se venisse a mancare un apporto proteico adeguato, i cuccioli nascerebbero sottopeso.
Come abbiamo sempre detto, per i cani, la miglior fonte di proteine, assecondandone anche la loro predilezione, è la carne: pollo, tacchino, manzo, agnello o pesce, sono, particolarmente, indicati per l’alimentazione del cane durante la gravidanza e l’allattamento.
Grassi e acidi grassi
Per quanto riguarda i grassi, l’aumento calorico richiesto potrebbe provenire aumentando la razione di carni rosse (agnello o manzo) o di maiale, a discapito delle carni bianche.
Per gli acidi grassi, i più indicati sono gli Omega-3: molto importanti, in gravidanza, poiché contribuiscono allo sviluppo del cervello e della vista del feto. Il salmone ne è la fonte principale.
Vitamine
In un’alimentazione completa, per i nostri cani, specialmente se in gravidanza, non devono mai mancare le vitamine fondamentali: la vitamina C, la vitamina D e anche l’acido folico, spesso somministrato con integratori, ma presente nella carne di fegato. L’apporto di alimenti contenenti frutta e verdura, distributori naturali di vitamina C e D, è pertanto fondamentale.
Minerali
I minerali fondamentali, immancabili per un mammifero in gravidanza e prossimo all’allattamento, sono: calcio, fosforo e ferro.
Il calcio è importantissimo nella produzione del latte materno e favorisce lo sviluppo sano di ossa e denti dei nascituri. Lo si trova nelle ossa carnose, che, tuttavia, nelle ultime due settimane è sconsigliato dare al cane in gestazione.
Il ferro, previene l’anemia e favorisce la produzione di globuli rossi, è presente nelle carni rosse e nelle carni di organo di manzo, quali cuore e fegato.
Il fosforo è importante per la formazione dello scheletro nei cuccioli, ed è presente nelle uova e nel pesce.
Gravidanza del cane: sovrappeso e altri disturbi
Nel periodo di gravidanza del nostro cane, può venire spontaneo, al padrone, aumentare incondizionatamente, soprattutto nelle prima fase di gestazione, le quantità di cibo, pensando di fare il bene dell’animale. Come detto sopra, però, il peso della cagna, durante la gravidanza, è un parametro da tenere assolutamente sotto controllo. I casi di obesità nel cane, in periodo gestazionale, sono molto frequenti, ed una cagna in sovrappeso faticherà molto di più, rispetto al normale, durante il parto, poiché le adiposità non favoriscono le contrazioni uterine.
E’ bene, quindi, informarsi circa il momento in cui aumentare le quantità di cibo (dal 40° giorno di gravidanza in poi) e farsi seguire da un veterinario.
Ricordiamo, quindi, che l’aumento di peso della cagna deve restare, in base alla taglia, tra il 25-30% del peso di partenza. Dopo il parto, è importante che l’animale si rimetta in forma senza problemi.
Come detto sopra, l’alimentazione del cane durante gravidanza e allattamento deve essere ricca di sostanze nutritive, anche per scongiurare l’insorgenza di problemi, specifici di questo particolare momento della vita della cagna: l’eclampsia (bassi livelli di calcio nel sangue) e anemia (scarsità di ferro nel sangue).
Fornire tutte le sostanze nutritive eviterà cucciolate poco numerose, ma soprattutto, il rischio di mortalità infantile in cuccioli nati troppo deboli.
Cane in lattazione: alimentazione e fabbisogno energetico
Una volta portata a termine la gravidanza, la nostra cagna dovrà supportare l’allattamento del cucciolo di cane.
Un aspetto da non sottovalutare è la crescita stessa dei cuccioli, all’interno e all’esterno dell’utero materno.
La crescita intrauterina di un cane di taglia grande, per esempio, va da 0 a 400 grammi circa, mentre una volta nato, il suo peso, fino alla fine della lattazione (circa 45 giorni), può passare dai 400 grammi a 3 chili.
Basti pensare che una cagna dal peso medio di 40 kg produca circa 2 litri di latte al giorno, circa il 5% del suo peso. Una proporzione eccezionale, che sottolinea la grande importanza dell’allattamento e tutto ciò che ne concerne, non ultima, l’alimentazione e il fabbisogno energetico della mamma stessa.
Il latte di cagna è molto nutriente ed importante per l’alimentazione del cucciolo di cane.
Infatti una cagna che produce un litro di latte al giorno, ha bisogno di almeno un etto di proteine e grassi nel proprio latte e la quantità aumenta sia per il numero di cuccioli da sfamare, ma anche perché i cuccioli crescendo avranno bisogno sempre di più latte per poter continuare lo sviluppo.
In fine, essendo per la cagna, un periodo molto stressante, è bene che i padroni stiano attenti per carpire qualsiasi segnale di squilibrio nella nostra cagna, ne va della salute sua e dei cuccioli.
Scarsa produzione di latte ed eccessivo dimagrimento della cagna sono delle possibilità concrete che dobbiamo, assolutamente, evitare.
Cane in lattazione: il fabbisogno di lattazione
Alla luce di quanto detto sopra, in relazione alla cucciolata e considerando circa 50 giorni di allattamento, la nostra cagna dovrà essere, prontamente, supportata dal punto di vista alimentare. In questi casi si parla, infatti, di fabbisogno di lattazione: ovvero l’aumento del razionamento di cibo per far fronte allattamento di più cuccioli.
Il fabbisogno di lattazione va soddisfatto partendo da quello cui la nostra cagna è abituata, cioè il fabbisogno di mantenimento, moltiplicando per 2-3 volte le dosi di cibo che, normalmente, mangia.
L’assistenza del veterinario nutrizionista, anche in questo caso, è d’obbligo.
Fabbisogno di lattazione: quale alimentazione per la cagna
Convenzionalmente, il periodo di allattamento dei cuccioli viene suddiviso in due fasi, che corrispondo circa a 20-25 giorni ciascuno. La differenziazione è necessaria poiché, come detto prima, l’alimentazione del cane durante l’allattamento e quella degli stessi cuccioli cambia. Entriamo nello specifico.
La madre, infatti, dovrà mangiare una razione di cibo moltiplicata per 1,5/2 nella prima settimana. Questa quantità, dalla terza settimana in poi, è destinata ad aumentare fino ad arrivare ad una razione di cibo triplicata, rispetto alla norma. Un corretto razionamento va fatto da un veterinario alimentarista, attraverso una formula specifica, che tiene conto della razza, dell’età della mamma, del numero di cuccioli.
Oltre al razionamento, importante per non far perdere troppo peso alla madre, è importante: l’acqua, sempre disponibile e fresca, poiché favorisce la produzione del liquido latteo, il corretto apporto di sostanze nutrienti.
Ecco cosa non dovrebbe mai mancare nella ciotola della nostra cagna durante il periodo di allattamento.
Carne
La carne, di manzo, suino o anche bianca contiene, sostanzialmente, proteine, di cui, come detto, il latte è pieno.
Inoltre, sono importanti anche per la mamma, che dopo la gravidanza deve rimettersi in forze.
A prescindere dal razionamento, la carne è, di solito, l’alimento da far consumare in notevole quantità.
Per un cane di 30 kg anche 1 kg al giorno, razionato in più pasti.
Uova e latte
Questi due elementi, anche se forniti in quantità ridotta rispetto alla carne, contengono proteine, che vengono assimilate anche meglio rispetto a quelle della carne. Quelle di uova e latte sono classificate, in una scala di qualità delle proteine che va da 0 a 100, come 100, mentre quelle della carne hanno un valore di 80. Inoltre sia l’uovo che il latte sono ricchi di lipidi, utili come fonte di grassi per il latte materno, sali minerali e, soprattutto il latte, di calcio.
Fegato di manzo
Anche se non molto diffuso, la carne di fegato ha la funzione di integratore (in sua assenza sarebbe bene introdurre quelli sintetici). Contiene ferro e vitamina B12 importante per lo sviluppo dei cuccioli.
Olio di semi
L’olio di semi assolve la funzione di integratore lipidico naturale. Composto dal 100% di grassi facilmente assimilabili, si consigliano 4 cucchiaini al giorno per la quota lipidica che finirà nel latte materno.
Farina d’ossa
Un altro importante integratore da introdurre nei pasti, per sopperire all’insufficienza di calcio, è la farina d’ossa. Una cagna, durante l’allattamento, ha bisogno di circa 4 volte il calcio necessario in condizioni normali, poiché va tutto nel liquido latteo consumato dai cuccioli.
Già detto sopra della eclampsia (bassi livelli di calcio nel sangue), l’assenza perdurante di calcio porta al tipico collasso puerperale, in cui abbiamo lo svenimento dell’animale. E’ bene quindi che questa specifica sostanza nutritiva sia sempre presente nella dieta della cagna in lattazione.
Cane in lattazione: scarsa produzione di latte e altri disturbi
La fase di lattazione, come abbiamo visto, può essere un periodo molto delicato per la nostra cagna.
Le cure e l’attenzione per lei e i suoi cuccioli dovrebbero essere massimi, al fine di salvaguardare la salute della mamma e un sano sviluppo ai cuccioli. L’alimentazione del cane durante gravidanza e allattamento ha un peso fondamentale affinché si raggiunga lo scopo, ma, purtroppo, vari problemi possono facilmente presentarsi e interferire con la nutrizione dei cuccioli, sfociando nella scarsa produzione di latte, e la salute della mamma. Ecco alcuni disturbi diffusi.
Infezione uterina e infiammazione mammaria. Frequenti in alcune razze, sono una delle cause principali dell’impossibilità all’allattamento e della carenza di liquido latteo nella mamma. Rivolgersi subito al veterinario per valutarne la gravità è imprescindibile.
Squilibrio ormonale e assenza di ormoni materni. Anch’esso possibile dopo il parto, in questo caso, la somministrazione di integratori di ormoni, è la soluzione per risolvere il problema.
Disidratazione e malnutrizione. L’insufficiente idratazione e la mancanza di alimenti specifici presenti nel latte materno, può influire negativamente sulla sua produzione. Seppur possa sembrare banale, l’idratazione continua con acqua sempre fresca e disponibile è importante, sempre, per il cane, a maggior ragione in lattazione. Volendo si può favorire la produzione mammaria con il brodo di pollo, non salato, e scaldato, utile per idratarsi e rimettersi in forze. Non bisogna sottovalutare, inoltre, il rischio del dimagrimento fisiologico che la cagna in allattamento, subisce. Un razionamento non adeguato o un’alimentazione incompleta possono portare al collasso l’animale, che fisicamente sta già subendo un forte stress.
Se il cane non riesce ad allattare o i cuccioli non si attaccano al seno?
Quando la produzione di latte è insufficiente ma la nostra cagna è in salute, ricordiamoci sempre che i cuccioli devono potersi attaccare tutti e che l’allattamento vero e proprio, favorisce la produzione di altro latte.
Prima di tutto è bene controllare che tutta la cucciolata si riesca a nutrire, facendo attenzione a cali di peso o crescita differita tra un cucciolo e l’altro. Se per qualche motivo un cucciolo non riesca a sfamarsi adeguatamente, possiamo aiutarlo prendendolo in braccio e avvicinarlo al seno materno, favorendone la suzione.
Non integrare o sostituire il latte materno con latte di altri mammiferi, poiché come vedremo nell’alimentazione dei cuccioli, il latte di cagna presenta una particolare composizione, che differisce da tutti gli altri tipi di latte.
In caso di scarsa produzione di latte o assenza di quello materno, il veterinario vi consiglierà un latte artificiale adatto, in grado di soddisfare il fabbisogno dei vostri cuccioli fino allo svezzamento.