Il fabbisogno calorico del cane è un parametro che, molto spesso, noi padroni non conosciamo o sottovalutiamo. In realtà, così come per l’uomo, capire o saper calcolare quali e quanti nutrienti dare al nostro cane può esserci utile per capire se lo stiamo alimentando bene o se ha delle carenze, che a lungo andare potrebbero portare delle patologie. Partiamo, innanzitutto, col dire che determinate informazioni e calcoli spettano al veterinario nutrizionista che conosce il nostro cane, tuttavia acquisire delle brevi nozioni sull‘alimentazione del cane, per noi padroni, non può che essere solo un bene. Per esempio, potrebbe farci propendere per una marca di alimenti ad alto contenuto energico rispetto ad un’altra, o farci rivalutare le quantità di cibo fresco che diamo al nostro Fido.
In generale, cominciamo col dire che non tutta l’energia che un essere vivente trae dagli alimenti viene utilizzata: una parte viene, ovviamente, espulsa (feci ed urine), ed un’altra utilizzata nei processi di assimilazione e trasformazione dei nutrienti (proteine, carboidrati, grassi, ecc…). In campo veterinario, il valore energetico di un alimento viene denominato Energia Metabolizzabile (EM), che non è altro che il risultato dell’energia originale dell’alimento a cui si sottrae l’energia perduta, pertanto EM è l’energia disponibile a digestione completata.
Questo valore, che sta alla base di calcoli che sono utilizzati da medici nutrizionisti veterinari per elaborare diete, va, ovviamente, combinato con coefficienti e fattori variabili che spiegheremo nel corso dell’articolo. Partiamo dalle basi.
Fabbisogno calorico del cane: i nutrienti
Facciamo, prima di tutto, un rapida panoramica sull’apporto calorico che ogni nutriente essenziale possiede:
- 1 gr di carboidrati restituisce 4 calorie: ricordiamo, per chi optasse per una dieta BARF, che pane, pasta e riso devono essere stracotti per evitare problemi alla digestione del cane.
Ricordiamo, tuttavia, che il cane se assimila un quantitativo sufficiente di grassi e proteine, potrebbe fare a meno dei carboidrati e del glucosio in essi contenuti, poiché riesce ad auto-produrlo, tramite un processo di sintesi denominato gluconeogenesi. Questo processo è intenso, soprattutto, nelle cagne in gravidanza e lattazione. - 1 gr di grassi o lipidi fornisce 9 calorie: l’esigenza di acidi grassi, per i cani, è collegata, strettamente, all’attività fisica che svolgono. L’EM dei lipidi è doppia rispetto a quella prodotta da proteine e carboidrati. La loro carica energetica e la loro capacità di essere più facilmente digeribili, permettono, quindi, di aumentare il grasso nel singolo pasto, diminuendo, però, la quantità di cibo necessaria. Occhio, ovviamente, a scompensi con gli altri nutrienti!
- 1 gr di proteine di proteine restituisce circa 4 calorie: le proteine sono le più importanti tra i nutrienti essenziali di un essere vivente, sia carnivoro che vegetariano. Le proteine sono essenziali per lo sviluppo e il mantenimento dei tessuti, ecco perché sono importanti in fase di crescita e in organismi malati o debilitati. I muscoli, per esempio, sono costituiti da proteine. Inoltre, costituiscono la maggior parte di tessuti organici come il pelo, le unghie, tendini.
- Altri nutrienti: Sostanza come il calcio, fosforo, potassio, sodio sono, seppur in percentuale minima, importanti in ogni pasto del nostro animale. Normalmente, questi minerali sono in quantità sotto l’1% nei mangimi secchi per cani.
Nel caso di regime alimentare con dieta Raw, a base di carne cruda, consultare un veterinario per le dosi e le quantità, per assicurarsi il giusto bilanciamento nutrizionale.
Fabbisogno energetico di mantenimento
Tutte le calorie assimilate dall’organismo, come detto, non vengono usate per muoversi o per le funzioni basilari, ma sono impiegate durante la digestione e parte sono espulse. Entra in gioco, a questo punto, quello che viene chiamato fabbisogno energetico basale, ovvero l’energia consumata dal cane che non effettua particolare movimento, a digiuno e ad una temperatura ambiente neutra.
Essendo, però, un concetto puramente teorico, poiché soggetto a diverse variabili che non sono sempre statiche nella vita di tutti i giorni, col tempo è stato sostituito dal fabbisogno energetico di mantenimento, cioè l’energia consumata da un cane adulto con attività fisica nella media, in condizioni termiche temperate. Esistono diverse scuole di pensiero e diversi valori elaborati negli anni per il calcolo del fabbisogno di mantenimento giornaliero per un cane di 20 kg:
- National Research Council: 1396 kcal/giorno
- Kienzie e Rainbird: 13o3 kcal/giorno
- Manner: cani attivi 1069 kcal/giorno, cani intattivi 926 kcal/giorno
- Società Tedesca di Nutrizione: cani sopra i 2 anni 1346 kcal/giorno, cani adulti (oltre 3 anni) 1238 kcal/giorno.
Partendo da questa base si sono considerate le variabili o fattori influenzanti, che servono da correttivi e tengono conto di vari aspetti della vita del cane e del contesto ambientale.
Fabbisogno calorico del cane: variabili
Come detto, sono state considerate delle variabili che incidono sul fabbisogno energetico di mantenimento del cane, vediamo in dettaglio quali sono le variabili che influenzano, maggiormente, questo valore.
Razza
E’ il parametro principale che incide sul fabbisogno calorico di un cane. Alcuni cani sono più attivi e muscolosi di altri, i levrieri, per esempio, sono magri e veloci ed usati come cane da corsa, altri come Labrador e Beagle sono tendenti al sovrappeso.
- Razze nordiche: valore fabbisogno mantenimento x 0,8
- Razze predisposte al sovrappeso: valore fabbisogno mantenimento x 0,9
- Razze predisposte al dimagrimento: valore fabbisogno mantenimento x 1,1
- Altre razze: valore fabbisogno mantenimento x 1
Comportamento del cane
Un parametro, anch’esso essenziale, è quello comportamentale. Un cane attivo consuma, naturalmente, più energie di un cane sedentario e calmo.
- Letargico, castrato: valore fabbisogno mantenimento x 1
- Calmo e mediamente attivo: valore fabbisogno mantenimento x 1,10
- Normale: valore fabbisogno mantenimento x 1,2
- Nervoso ed attivo: valore fabbisogno mantenimento x 1,3
- Iperattivo: valore fabbisogno mantenimento x 1,4
Temperatura ambiente
La componente climatica gioca, anch’essa, la sua parte, poiché un clima più caldo o più freddo fa risparmiare o consumare più energie, anche stando fermi. Oppure pensiamo ai cani da slitta, che fanno molto movimento a temperature bassissime.
- 30-35° C: valore fabbisogno mantenimento x 1,2 (solo per cani a pelo lungo)
- 20° C: valore fabbisogno mantenimento x 1
- <10° C: valore fabbisogno mantenimento x 1,1 (escluse le razze nordiche)
- 0° C: valore fabbisogno mantenimento x 1,25 (escluse le razze nordiche)
- – 10° C: valore fabbisogno mantenimento x 1,5
Stato fisiologico
In base allo stato e al momento dello sviluppo del cane, abbiamo una costante da moltiplicare al valore del fabbisogno calorico del cane.
- Pre-svezzamento: valore fabbisogno mantenimento x 3
- Post-svezzamento: valore fabbisogno mantenimento x da 2 a 1,2
- Adulto: valore fabbisogno mantenimento x 1
- Gravidanza (seconda parte): valore fabbisogno mantenimento x 1,1 a 1,15
- Allattamento: valore fabbisogno mantenimento x da 3 a 4
- Anziano: valore fabbisogno mantenimento x 1,5
Stato sanitario del cane
La componente energetica è da variare anche e, soprattutto, in caso di un cane affetto da malattie quali tumore, diabete, obesità.
- Obesità: valore fabbisogno mantenimento x da 0,7 a 0,9
- Trauma: valore fabbisogno mantenimento x da 1 a 2
- Tumore iniziale: valore fabbisogno mantenimento x da 0,8 a 1,2
- Tumore finale: valore fabbisogno mantenimento x da 1,1 a 2,0
Fabbisogno calorico del cane: come calcolarlo
Una volta compreso il calcolo da fare e le variabili da considerare possiamo apprestarci a trovare i valori da determinare, cioè l’energia metabolizzante (EM). Un efficace calcolatore automatico potete trovarlo qui.
In pratica, in questo pratico calcolatore partendo dal peso del nostro animale ed inserendo i coefficienti sopra descritti (razza, comportamento del cane, temperatura ambiente, stato fisiologico e stato sanitario) otterremo il valore dell’EM. Inoltre, vi è la possibilità di tramutare le calorie, parametrate a 100 gr di alimento, per avere l’esatta quantità di cibo da somministrare per raggiungere il fabbisogno calorico del cane.
Conclusioni
In ultima analisi, dobbiamo tener conto che gli studi da cui abbiamo avuto riscontri per elaborare questi valori e queste variabili, sono condotti su esemplari da laboratorio con attitudini metaboliche e fisiche, molto simili tra loro e non corrispondono sempre a quelle di un cane che vive in famiglia.
Inoltre, il parametro è da considerare sul cibo secco commerciale, non su quello fresco, o sul cibo industriale di qualità che rispetta i principi nutrizionali di ogni alimento come le nostre
Alla luce di queste informazioni, non è facile fare un raffronto, puramente numerico, sulle kcal di un cane “non da laboratorio”. Dopo diverse osservazioni, si può affermare che un cane che ha un regime di dieta con cibo fresco, svolgendo un’attività fisica moderata consuma metà delle calorie di un cane che ha un’alimentazione da cibo secco commerciale.
Lo studio, condotto su cani di circa 20 kg, ha mostrato che i primi, alimentati da cibo fresco, hanno un fabbisogno di mantenimento di circa 600-700 kcal al giorno, mentre i cani alimentati con cibo secco industriale presentano un valore di energia di mantenimento pari a 1250 kcal. Quasi il doppio, quindi.
Un cane che mangia cibo fresco riesce a mantenersi in forma, nonostante ingerisca il 40 % in meno di cibo rispetto ai cani che mangiano crocchette. Il motivo? l’alta digeribilità.
La digestione dei cani alimentati da cibo fresco è meno impegnativa, se i nutrienti sono altamente digeribili, inoltre si sottopone a minor lavoro organi quali reni e fegato. Pertanto, oltre a farsi seguire da un nutrizionista veterinario che guardi a calcoli e numeri con il giusto distacco, impariamo a leggere le etichette e propendere per il cibo industriale di qualità, o meglio ancora, troviamo il modo di dare del cibo fresco ai nostri amici cani.