La dieta del cane sportivo: dallo sprint, all’agility fino alla slitta
L’alimentazione di un cane sportivo, al pari di quella di un atleta umano, ha bisogno di molte attenzioni. In campo alimentare, per i cani, le variabili razza ed età incidono in buona parte, ma un ruolo fondamentale è giocato dall’attività fisica del cane. La dieta di un cane da salotto o da passeggio, infatti, è molto diversa da quella di un animale che fa un’attività fisica regolare.
Il consumo di calorie è diverso e il fabbisogno energetico non è paragonabile a quello di un cane domestico. Pertanto è bene distinguere il tipo di attività fisica del nostro Fido, per determinare accuratamente il tipo di alimentazione del cane.
Le prestazioni atletiche e il consumo energetico cambia in base all’attività svolta. Un cane può cominciare a fare attività fisica quando diventa un cane adulto, seppur una corretta alimentazione del cane, sin da cucciolo, permette all’animale di svolgere il proprio lavoro al meglio e di utilizzare la componente energetica e l’allenamento nel migliore dei modi.
Un esercizio intenso, ma limitato nel tempo, come lo sprint, aumenta la potenza e si basa sul metabolismo anaerobico del cane sportivo, ed aiuta alla disintossicazione dell’organismo.
Quando, invece, la durata dello sforzo aumenta, come per i cani da slitta, sono fondamentali la riserva del combustibile, cioè acidi grassi e glucosio, e l’energia prodotta. La frazione grassa, pertanto, diventa la più importante nel fornire il fabbisogno energetico all’animale, in questa specifica attività.
I cani possono svolgere tre tipologie principali di attività sportive:
- Breve durata (sprint come corse dei levrieri);
- Durata intermedia (agility dog, caccia);
- Lunga durata (slitta).
Cani da sprint: i levrieri da corsa
I levrieri da corsa sono, quasi per antonomasia, conosciuti per le loro capacità sportive nelle corse amatoriali e professionistiche. La razza dei levrieri da corsa, nello specifico, possiede muscoli più sviluppati nella parte posteriore, collo e testa torniti e meno spigolosi in confronto ai levrieri da esposizione.
l levrieri da corsa sono una razza più longeva, rispetto alla media, visto il continuo allenamento che coinvolge il loro sistema cardiovascolare, ma, purtroppo, sono più soggetti a tumori ossei, visto i grandi sforzi sugli arti dovuti alla loro attività fisica.
Inoltre, a causa del basso contenuto di grasso presente nel suo corpo e di un metabolismo veloce, è particolarmente importante, per i levrieri, come per ogni animale che fa sport quotidianamente, un’alimentazione specifica, ricca di proteine, ma in quantità misurata poiché, quelle in eccesso, potrebbero portare a malattie del fegato (epatite).
Alimentazione dei levrieri da corsa: manzo crudo o frutta e carboidrati?
La dieta dei levrieri a base di manzo crudo è sempre stata una parte fondamentale dell’allenamento dei Greyhounds lungo tutta la storia di questa razza. L’importanza della carne cruda è sostenuta dagli allevatori, ma non è sempre ben vista dai nutrizionisti.
In studi recenti si è visto, infatti, che una dieta a base di carne di manzo cruda garantisca un sostanziale aumento sia dei globuli rossi e che dell’emoglobina, con conseguente aumento di ossigeno nel sangue e miglioramento delle prestazioni fisiche. In contrapposizione, si sostiene che ciò sia dovuto ad una fisiologica disidratazione del cane sportivo, piuttosto che ad un effetto diretto del manzo crudo, che, tuttavia, è un elemento che contiene molta acqua.
Pertanto, alla luce di questi studi, viene messa in discussione la dieta a base di manzo crudo a vantaggio di una dieta a base di carboidrati e frutta. Nella diatriba, però, non sono mai stati comparati questi studi con la prestazione dei cani in gara alimentati con diete diverse. E’ chiaro, ovviamente, che per allevare ed allenare levrieri da corsa, si cerchi comunque la migliore alimentazione al fine di aumentare le prestazioni sportive dell’animale. Pertanto Il contributo di veterinario e nutrizionista è fondamentale, come non mai, in questo casi.
Nel caso, quindi, si voglia adottare la dieta a base di carne cruda: preparate carni fresche disidratate, preferibilmente agnello, tacchino, cervo, anatra. In particolare viene adottata la dieta BARF per cani, ritenuta una delle più efficaci se seguita con molta attenzione per evitare squilibri nutrizionali al nostro Fido
Nel regime alimentare a base di carboidrati, invece, consigliamo crocchette di alta qualità come le nostre
, che contengono un’unica fonte di proteine animali, da integrare con sostanze naturali presenti in frutta e verdura, le quali contribuiscono al benessere generale del vostro cane.Per quanto riguarda il modello alimentare da adottare vi è, invece, più uniformità: un pasto unico e un piccolo spuntino prima della gara, preferibilmente a base di cereali, sono largamente consigliati.
Con questo schema alimentare, infatti, si ottiene un aumento della riserva di glicogeno nel fegato con conseguente risparmio dello stesso durante lo sforzo fisico, prevenendo malattie quali diabete e obesità.
Alimentazione dei levrieri da corsa: patologie e disturbi
Tra le patologie canine, legate all’alimentazione dei levrieri, vi è la torsione dello stomaco: la voracità nel mangiare dei levrieri, soprattutto giovani, li porta ad ingurgitare, oltre ad una grossa quantità di cibo in poco tempo, anche un’eccessiva dose d’aria.
Questo provoca una situazione d’accumulo d’aria nello stomaco con una pericolosa dilatazione dell’addome. A quel punto far gareggiare il cane, subito dopo il pasto, può provocare la torsione dello stomaco quindi uno stato di dilatazione gastrica, su cui intervenire tempestivamente: con un massaggio sull’addome dell’animale, o nei casi più gravi, con un intervento chirurgico.
Inoltre i levrieri da corsa subiscono, più di altre razze, l’aggressione del tartaro, proprio perché hanno un’alimentazione a base di glucosio e proteine, che col tempo tendono a demolire smalto e dentina. Coadiuvare la masticazione del cane è utile, poiché se non vi è una rimozione regolare del tartaro, la calcificazione aumenta fino a macchiare irrimediabilmente lo smalto provocando la caduta dei denti. Uno snack igiene dentale come il nostro che aiuterà anche a tenere pulita la dentatura
Attività sportiva intermedia: agility dog
Tra le attività sportive per cani più diffuse c’è senza dubbio l‘agility dog.
L’agility dog consiste in un percorso a ostacoli, che il cane deve affrontare nell’ordine previsto senza ricevere penalità e nel minor tempo possibile. Il padrone segue il cane comunicando con esso, dandogli dei comandi e accompagnandolo in tutto il percorso, senza però poter toccare né l’animale, né elementi del percorso.
L’agility dog, di cui esistono competizioni mondiali, è aperta a tutti i cani, e nasce con lo scopo di divertire il cane, aumentarne l’agilità e sviluppare la complicità con il padrone.
Il cane che fa agility, proprio per la natura di questa attività sportiva, non è sottoposto a sforzi intensi né a scatti veloci come un levriero da corsa. Ovviamente questi cani avranno delle esigenze alimentari differenti rispetto al cane che fa la sua passeggiata giornaliera, ma le caratteristiche della dieta sono quelle di un cane sportivo che fa uno sforzo medio.
Un cane che fa agility agonisticamente, infatti, si allena tutti i giorni e, solitamente, nei fine settimana fa varie gare. E’ essenziale, come detto, che l’animale segua una dieta specifica per soddisfare il fabbisogno giornaliero e sostenere tale sforzo.
Agility: quali cani lo praticano e quale dieta adottano
La particolarità dell’attività di agility è il fatto che non sia ristretta a poche razze di cane sportivo, ma in realtà va bene per qualsiasi razza e taglia. Infatti se per le gare da slitta ci aspettiamo una determinata razza di cane o meticci derivanti da queste, e per la caccia le specifiche razze da caccia, per quanto riguarda, invece, l’agility troviamo cani di taglia sia grande, che media o piccola. Le razze di cani più utilizzate per l’agility dog sono quasi sempre il Border Collie, il Jack Russell, il Beagle, il Cocker Spaniel, il Dobermann, il Golden Retriever, il Pastore tedesco.
Questa variabilità fisica incide enormemente sulla personalizzazione dell’alimentazione del cane sportivo che fa agility. Per i cani che praticano l’attività sportiva ad alto livello, infatti, l’alimentazione è ancora più studiata e controllata, proprio come per gli atleti umani, seguiti sempre da nutrizionisti.
Il diffondersi della dieta per cani con cibo fresco ha, comunque, fatto sì che molti proprietari di cani sportivi l’abbiano adottata come modello nutrizionale per il proprio animale, traendone grande beneficio per la salute del loro cane.
Attività sportiva intermedia: cani da caccia
L’attività del cane da caccia, al pari dell’agility, è considerata in generale, uno sforzo fisico mediamente intenso. Per questo particolare tipo di cane, lo sforzo dipende sia dalle sue caratteristiche di caccia (ferma, riporto o tana), ma anche dal clima e dal terreno su cui opera.
I periodi di attività più intensi coincidono, ovviamente, con l’apertura della caccia, pertanto solamente per qualche mese all’anno.
Durante l’attività il cane da caccia corre spesso e si adopera in degli sprint anche per lunghi periodi. Una tipologia di lavoro molto stressante, anche se per periodi più brevi rispetto, ad esempio, ai cani da slitta. Pertanto, anche per l’alimentazione di questo cane sportivo, una dieta a base di proteine di alta qualità e di grassi è essenziale.
Nei restanti mesi i cani da caccia o stanno a riposo o si allenano in funzione del loro ruolo ausiliario.
Molto importante è, pertanto, la differenziazione della dieta del cane in base alla stagione.
Alimentazione cani da caccia: stagione di riposo e stagione di caccia
In primavera o in estate, viene consigliato un regime alimentare più canonico: può essere sufficiente, infatti, del pet food di alta qualità adatto anche a cani da compagnia, utile per il normale mantenimento dei cani da caccia fuori dal periodo di attività.
Si consiglia in questi casi prodotti a base di pesce o agnello, come il nostro
Durante l’inverno o in periodi di intensa attività sportiva, invece, si dovrà cambiare la loro dieta.
Il cane da caccia avrà, infatti, bisogno di un maggiore apporto proteico e di grassi. Si consiglia una percentuale di grassi, durante la stagione di caccia, dal 20 al 30% giornaliero.
I vostri cani da caccia, salvo temperature impossibili, trascorreranno fuori gran parte dell’inverno e anche tra le mura domestiche risentiranno del generale abbassamento delle temperature.
Una dieta ad alto contenuto calorico li aiuterà a mantenersi caldi, costituendo una ottima fonte energetica per sopportare le temperature più rigide.
Al rientro dalla giornata di attività sportiva, si può alimentare il cane da caccia, dopo il riposo, con un pasto leggero: una parte di carboidrati, che nella dieta è comunque utile per recuperare il glicogeno perso durante lo sforzo, e per non fare perdere troppo peso al cane, aggiungere anche grassi e proteine.
In conclusione, poiché vi sono diverse tipologie di cani da caccia, diverse razze e diversi ambienti in cui si lavora, l’alimentazione per il cane da caccia va personalizzata tenendo conto delle molteplici variabili. Per questo è consigliabile, come sempre, rivolgersi ad un nutrizionista che abbia esperienza con diverse razze.
Attività sportiva di lunga durata: cani da slitta
La corsa con cani da slitta, sia amatoriale che agonistica, viene affrontata con determinate razze di cane o con meticci che abbiano alla base razze nordiche come Husky o Malamute. Normalmente sono cani di media taglia, 20-25 kg di peso, capaci però, in gruppi da 6 o 8, di trainare slitte, anche per giorni, in condizioni di freddo estremo, su terreni scivolosi e innevati. La durata e l’intensità di questa specifica attività fisica sottopone l’animale ad un notevole sforzo, per cui l’alimentazione corretta, non è solo fondamentale per portare a termine l’attività sportiva, ma è di vitale importanza per il cane da slitta.
La resistenza, in questi casi è la qualità fisica da mettere in gioco, e queste particolari razze, per il loro metabolismo, la loro fisiologia e le loro capacità atletiche, sono le più adatte a sforzi di questo tipo.
Questi particolari esemplari per supportare questo elevato fabbisogno energetico, devono, seguire uno specifico regime alimentare, che tenga conto sia dello sforzo fisico perdurante, sia delle proibitive condizioni climatiche in cui i cani da slitta operano.
Alimentazione cani da slitta: come e quando alimentarli
Durante una corsa si stima che i cani da slitta, consumino, in media, circa 10.000-15.000 Kcal, facendo un uso molto efficace dei grassi accumulati.
La dieta base è costituita, in genere, da pollame, manzo, salmone integrati anche da oli e grassi animali e vegetali. Aumentare la quota di grassi, quindi, fa sì che si supporti il fabbisogno durante la corsa e si riduca la quantità di cibo giornaliera da somministrare all’animale per raggiungere le calorie necessarie.
Nella dieta dei cani da slitta si consiglia di ridurre al massimo i carboidrati o, addirittura, di eliminarli del tutto poiché nei cani non vengono adoperati fisiologicamente come nell’uomo e non contribuiscono, quindi, al fabbisogno energetico di cui i cani da slitta necessitano.
Lo schema alimentare diffusamente adottato, specialmente in campo agonistico, è quello di pasti regolari ogni tot. ore, fino a raggiungere i 2 kg di cibo complessivamente, unendo porzioni di proteine pulite ad acidi grassi Omega3. Elementi, questi, fondamentali per migliorare l’efficienza muscolare, la resistenza fisica e la giusta tenuta per far fronte alle basse temperature.
Anche nel caso dei cani da slitta, è bene essere seguiti da un veterinario ed un nutrizionista per stabilire la giusta dieta considerando le variabili razza, condizioni climatiche e tipo di gara.